Mostra “Sali d'argento e megapixel"

Pubblicato il 14 gennaio 2020 • Servizi

 Una mostra per ricordare Peppe Cecchetti attraverso le sue opere e quelle di dodici fotografi umbertidesi

L'inaugurazione dell'esposizione, visitabile a ingresso gratuito fino al 15 febbraio, è fissata per sabato 18 gennaio alle ore 17.30.

Ricordando Peppe Cecchetti”: è questo il titolo della mostra che si terrà dal 18 gennaio al 15 febbraio alla Rocca – Centro per l’arte contemporanea in cui 12 fotografi, tutti umbertidesi, per la prima volta insieme esporranno le loro opere. Una sede prestigiosa per un evento destinato ad inaugurare un percorso culturale incentrato sull’immagine  fotografica, in una città che trent’anni fa lanciò l’apprezzatissima “Fotografia in Umbria”, manifestazione di livello nazionale oggi da rilanciare.

Esposti, oltre agli scatti dei dodici fotografi locali, quelli bellissimi di Giuseppe  Cecchetti, che ad Umbertide (dopo la sua esperienza internazionale), ha segnato un’epoca. «La mostra – dice Paolo Ippoliti, uno degli organizzatori dell’evento – si compone di centoventi fotografie che faranno corona a quelle di “Peppe”, che fu amico caro di alcuni tra coloro che espongono. Un omaggio a colui che consideriamo un “maestro” indimenticabile, il cui sapere è stato poi ritrasmesso nel tempo ad altri. C'è infatti un filo sottile, ma indissolubile che lega Peppe Cecchetti ai  fotografi  in mostra e che sarà illustrato con un breve ma affettuoso ricordo a cura di Diego Zurli, il giorno dell'inaugurazione sabato prossimo alle 17.30».

“Sali d‘argento e megapixel”, ovvero dal rullino analogico al sensore digitale, abbraccia 50 anni di fotografia, partendo da Cecchetti con le sue Rolleiflex e le sue Olympus fino al sedicenne di oggi munito di mirrorless.

Alle pareti della Rocca scatti di professionisti, semi professionisti, amatori,  dal pensionato al giovane che sogna la professione: tutti umbertidesi, anche il ragazzo  di origine marocchina che sta ottenendo la cittadinanza italiana. «Ci sono 50 anni di umbertidesità dentro – rimarcano gli organizzatori – fatti di cultura,  gusti, stili e soggetti diversi.  Si va dalla street photograpy al reportage classico, dal jazz alla foto di scena e teatro, dalla fotografia naturalistica al paesaggio classico, passando per quello umbertidese. La città non è però il tema della mostra, pur sfiorato da alcuni autori. Il tema è lo stesso fotografo umbertidese, come lo fu Peppe. Dai sottolineare anche una rimarchevole “quota rosa”, con tre eccellenti professioniste ed una fotoamatrice molto apprezzata».

 «La mostra – sottolinea ancora Paolo Ippoliti - vuole  rimettere al centro dell'attenzione  l’immagine fotografica in un suo spazio autonomo, ponendo le basi per la  riscoperta del lavoro di altri professionisti locali che, insieme ed oltre Cecchetti, hanno fatto la fotografia umbertidese. Vorrei ringraziare l’amministrazione comunale per l’entusiasmo con cui ha accolto questo progetto ed in particolare, per il suo impegno ed il suo sostegno, l’assessore Sara Pierucci. Un grande grazie a Giada Sonaglia per il magnifico manifesto della mostra e a Vittorio “Dedo” Dragoni per la grande cura dedicata all’allestimento».

«La fotografia – conclude l’assessore Sara Pierucci – rimane una tra le espressioni artistiche  più efficaci e dirette sia dei singoli, appassionati o professionisti e sia, come in questo caso, di una città. Ringrazio di cuore tutti coloro che hanno organizzato e che partecipano alla mostra, inizio di un nuovo progetto dedicato a questa magnifica arte».