Mostra fotografica di Spartaco Ceccagnoli “UN TRENO DI SCATTI”
Rocca – Museo per l’Arte contemporanea
dal 15 febbraio al 9 marzo 2025
Inaugurazione – 15 Febbraio ore 17.00
(Riceviamo e pubblichiamo)
“Un treno di scatti”, un titolo evocativo che richiama due grandi passioni che convivono nell’esperienza di Spartaco Ceccagnoli, ormai ferroviere macchinista ancora per poco: quella per la fotografia e quella per il treno, che ha guidato, amandolo, per tanti anni. Scatti che nascono all’alba o di notte, con la neve o con il sole nelle stazioni o lungo binari solitari, scandendo i ritmi del lavoro. Spartaco non è un tecnico della fotografia, non usa fotocamere professionali, strumentazioni costose, software furbetti o l’intelligenza artificiale. Semplicemente inquadra ciò che vede, lo interpreta per poi scattare con un semplice smartphone, nemmeno costoso e alla moda. Ciò che lo contraddistingue è un innato colpo d’occhio, allenato alle forme, ai contrasti, ai colori del mondo dei treni, capace di vedere li dentro cose che altri non vedono. Un colpo d’occhio raro che un fotografo, professionista o meno, ha o non ha. Lui questo sguardo lo possiede e questo gli permette di ottenere splendide immagini, a colori o in bianco e nero, anche senza una costosissima Nikon. Si abbassa, si sposta, ci gira attorno, crea volumi, prospettive, accostamenti di colori, contrasti forti. Immagini piene di gioia, che fanno della ferrovia e dei suoi treni una deliziosa quanto inusitata modella. Insomma la sua mostra è tutta da gustare (parlo da fotografo e da figlio di ferroviere) e Busitalia (tra poco Trenitalia) farebbe bene a non lasciarla tra le mura della Rocca di Umbertide. Starebbe benissimo magari sulle pareti di qualche bella stazione, umbra e non solo. E’ stata Giovanna Monni, presidente del Consiglio comunale umbertidese, appassionata di arte, ad intuire per prima il duplice valore degli scatti di Spartaco Ceccagnoli: non solo per la qualità delle immagini, ma anche per il particolare legame di orgoglioso affetto che Umbertide nutre per la sua Ferrovia. Spiega Monni: «L’idea di questa mostra fotografica nasce dai social. Mi è capitato spesso infatti di vedere le foto di Spartaco sui suoi profili social e ogni volta le ho trovate emozionanti, capaci di riportarmi indietro nel tempo quando, giovanissima, prendevo il treno per le superiori, poi l’università e quindi il posto di lavoro. Sul treno dell’allora Ferrovia Centrale Umbra sono nate amicizie che durano ancora oggi. Dentro quei vagoni molti hanno ripassato gli appunti per gli esami o semplicemente hanno dormito un poco tornando la sera stanchi dal lavoro. La vita di tanti pendolari umbertidesi è stata scandita dal rumore cadenzato del treno, dalle soste nelle stazioni, dal saluto del personale della ferrovia. Raccogliere in una mostra gli scatti di Spartaco è rimettere insieme i pezzi di un puzzle, fatto di ricordi di tanti ed è senz’altro un modo per raccontare un pezzo di storia importante della nostra città». Spartaco Ceccagnoli aggiunge: «Vedendo le mie foto sui social molti mi hanno chiesto di mostrarle anche a chi non ha Facebook o Instagram. Poi la mia amica Giovanna Monni mi ha proposto un progetto - una esposizione alla Rocca, curata da Paolo Ippoliti, che abbiamo intitolato “Un treno di scatti” – progetto che ho accettato con grande piacere. Il mio lavoro è spesso un'esplosione di colori: anche se una giornata iniziava con la nebbia o con la pioggia il treno me l’ha sempre resa piena di sole. Un giorno non è mai un giorno qualunque se lo guardi dal finestrino di un treno ed anche per questo sono stato proprio fortunato a fare il macchinista. Ho iniziato il 31 dicembre del 1986: ho quasi 40 anni di fortuna. Infine il mio grazie: a Giovanna Monni, a Giada Sonaglia per il bellissimo manifesto della mostra, a Vittorio Dragoni per l’allestimento».
Paolo Ippoliti
(Curatore della mostra)
Per saperne di più:
https://www.rimaltotevere.it/un-treno-di-scatti-rocca-di-umbertide-15-febbraio-9-marzo-2025/