Dal museo al Gigapixel - La digitalizzazione della Deposizione di Luca Signorelli
Il Comune di Umbertide, in collaborazione con Haltadefinizione, ha realizzato il progetto di digitalizzazione del capolavoro della "Deposizione dalla Croce" di Luca Signorelli, una delle rarissime opere del maestro rinascimentale rimasta nella sua collocazione originaria presso la chiesa di Santa Croce.
Giovedì 16 maggio, con una sala del Consiglio comunale del Municipio di Piazza Matteotti gremita di persone, si è svolta una conferenza stampa/evento al fine di presentare questa meravigliosa opera in formato digitale, con la possibilità di poter osservare dettagliatamente ogni minimo particolare.
L'opera, che si trova temporaneamente non accessibile al pubblico a causa della ristrutturazione della chiesa di Santa Croce, potrà ora essere esplorata online in altissima definizione grazie alla tecnologia avanzata di Haltadefinizione. Infatti, sarà sufficiente inquadrare con il proprio smartphone o apparecchio digitale il Qr Code presente sugli appositi pannelli richiamanti l'evento sparsi per Umbertide, per accedere al link che darà la possibilità di osservare e consultare più da vicino l'opera d'arte.
Questa iniziativa non solo preserva il dipinto durante i lavori di restauro, ma offre anche a studiosi, appassionati d'arte e al grande pubblico la possibilità di ammirare e studiare ciascun dettaglio della Deposizione.
All'evento, che ha riscosso un grande successo e una sentita e numerosa partecipazione, erano presenti e sono intervenuti:
- Il Sindaco di Umbertide;
- Il Vice Sindaco, assessore con deleghe alla cultura e al sociale;
- Il Presidente del Consiglio comunale;
- Giuseppe Sterparelli, ricercatore e documentarista, ha curato la monografia su Luca Signorelli in Altotevere e coordinato l’edizione italiana de “La Vita e l’arte di Luca Signorelli” di Tom Henry, massimo esperto signorelliano al mondo. È inoltre regista di documentari su Raffaello, Alberto Burri e Nuvolo per il canale Sky Arte HD;
- Luca Ponzio, amministratore delegato di Haltadefinizione, compagnia leader nazionale nel settore della ripresa digitale in altissima definizione, autrice nel 2005 della prima digitalizzazione al mondo di un'opera d'arte in gigapixel. Collabora con le più importanti realtà museali italiane come il Cenacolo Vinciano, l’Accademia di Brera, la Cappella degli Scrovegni e le Gallerie degli Uffizi. Oggi segna la sua collaborazione con il comune di Umbertide e con l’opera che custodiamo gelosamente: la Deposizione dalla croce di Luca Signorelli.
Presente anche il direttore commerciale di Haltadefinizione, Vincenzo Marsico.
La digitalizzazione in altissima definizione permette di addentrarsi in modo inedito nella geografia dell’opera, percorrendone i dettagli che finora erano rimasti in ombra, data anche la differente posizione che la tavola ha subito nel Seicento, quando una splendida macchina d’altare barocca l’ha considerevolmente innalzata da terra. Ora è possibile notare addirittura una minuscola lacrima sul volto del Santo sotto la Croce, come le gocce di sangue che la Maddalena cerca di raccogliere dai piedi del Cristo crocifisso, e nella predella, realizzata con minuzia da miniaturista, si può letteralmente entrare nell’accampamento di Costantino, affacciato sullo stesso fiume Tevere che bagna Roma e la piccola città umbra.
La digitalizzazione è l’unico mezzo per superare le barriere fisiche, in questo caso date dalla chiusura temporanea del nostro museo, e questa soluzione amplifica anche il potenziale comunicativo dell’opera.
"La digitalizzazione delle opere d'arte, come questa di Signorelli conservata a Umbertide, è fondamentale per la conservazione e la diffusione del patrimonio culturale", dichiara Luca Ponzio, amministratore delegato di Haltadefinizione. "L'Italia è ricca di comuni che custodiscono veri e propri gioielli artistici da valorizzare e rendere accessibili, utilizzando anche le più moderne tecnologie, inclusi i sistemi di realtà virtuale, aumentata e mista. In Haltadefinizione prestiamo molta attenzione ai progetti che si propongono di far apprezzare opere significative, spesso meno note, sparse per il nostro territorio."
La tecnologia di riproduzione Gigapixel permette di cogliere particolari determinanti anche per gli studiosi, come sottolinea Giuseppe Sterparelli, autore della monografia sull’attività di Signorelli in Altotevere: “L’esplorazione digitale permette di vedere finalmente bene le pose di alcune figure della predella, esplicitamente riscontrabili in opere di Piero della Francesca, rafforzando così la tesi dell’apprendistato di Signorelli presso il più anziano maestro.”
La Pala
Punta di diamante della produzione di Luca Signorelli, la pala della Deposizione dalla Croce fu dipinta da Luca Signorelli nel 1516 su commissione della Confraternita di Santa Croce per la chiesa omonima di Umbertide L'opera è costituita da una pala centrale raffigurante la Deposizione, incorniciata lateralmente da due pilastri con decorazioni a candelabra dorate che recano con l'iscrizione “Lucas Signorellus de Cortona pictor pingebat”, dipinta in oro in conchiglia su un fondo blu.
La pala poggia su una predella autoportante che funge da basamento, suddivisa in tre scomparti che raffigurano scene tratte dalla Leggenda della Vera Croce di Iacopo da Varagine. Dal 1611 l’opera è incastonata in una fastosa macchina d'altare in stile barocco commissionata realizzata dall'artista marchigiano Giampietro Zuccari. Il dipinto con la relativa macchina d’altare è stata oggetto di un accurato intervento di restauro concluso nel 1998.
Luca Signorelli in Altotevere
Negli ultimi anni del Quattrocento il rapporto con la potente famiglia filomedicea dei Vitelli condusse Luca Signorelli a operare proficuamente in Alta Valle del Tevere, terra di confine tra Umbria e Toscana, che divenne patria acquisita del Maestro Cortonese e soprattutto il crocevia di una nuova direzione estetica, che affascinò il giovane Raffaello e una schiera di artisti che ne popolarono il fiorente seguito.
Tom Henry, ad oggi massimo esperto signorelliano, ha rilevato come in questa particolare zona l’artista poté esprimersi molto liberamente presso i committenti, sviluppando le sue caratteristiche peculiari: un accentuato ricorso alle anatomie dei personaggi, e una più libera interpretazione delle storie della tradizione cristiana, che portò il Vasari a sottolinearne la “bizzarra e capricciosa invenzione”.
Haltadefinizione
Nel 2005, Haltadefinizione ha rivoluzionato l'approccio alla fruizione del patrimonio storicoartistico grazie alla prima digitalizzazione al mondo di un'opera d'arte in gigapixel. Nel corso del tempo, si è specializzata nella realizzazione di acquisizioni particolarmente complesse e sfidanti come gigapixel, 3D e indagini multispettrali su opere d'arte e documenti.
È in grado di gestire cantieri complessi in modo organico e coordinato, garantendo la massima sicurezza per le opere d’arte e l’istituto culturale che le conserva. Oltre alle campagne di digitalizzazione, Haltadefinizione promuove lo studio e la ricerca, rendendo fruibili gratuitamente online le proprie immagini in altissima risoluzione. L’azienda, inoltre, offre servizi di gestione, archiviazione digitale e preservazione di immagini in alta e altissima risoluzione tramite Coosmo, il proprio sistema di Digital Asset Management pensato appositamente per i patrimoni storico-artistici e per quelli aziendali.
Dal 2024 fa parte del Gruppo Panini Cultura, un network di imprese che offre una gamma di servizi complementari e sinergici nell’ambito della tutela e valorizzazione dei beni culturali.
La digitalizzazione del dipinto è stata effettuata utilizzando tecnologie all'avanguardia che permettono una risoluzione gigapixel, consentendo di zoomare fino a cogliere dettagli invisibili ad occhio nudo. Questa operazione non solo costituisce un’importante tappa per la valorizzazione e la conservazione del nostro patrimonio culturale, ma rappresenta anche un esempio di come l'innovazione tecnologica possa contribuire a rendere l'arte accessibile a tutti, ovunque e in qualsiasi momento.
Il Comune di Umbertide si impegna a promuovere la cultura e l'arte, mettendo a disposizione del pubblico strumenti innovativi per l'accesso e la fruizione delle opere. La collaborazione con Haltadefinizione rappresenta un passo significativo verso questa direzione.