Riavvio parziale dal 18 maggio di attività economiche e produttive sospese– Ordinanza dalla Presidente della Regione Umbria
La Presidente della Regione Umbria, pubblicato il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, ha firmato l'ordinanza che norma le riaperture a partire da lunedì 18 maggio.
Nello specifico l’atto raccomanda l'applicazione dei principi contenuti nella guida regionale per la sicurezza delle riaperture, già condivise con le parti sociali, relative ai lavoratori, e dispone, nel rigoroso rispetto delle linee di indirizzo elaborate dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome in coerenza con quelle nazionali, da lunedì 18 maggio le riaperture di:
- commercio al dettaglio ad eccezione delle attività di commercio ambulante;
- attività di parrucchieri e barbieri nonché centri estetici, centri massaggi e altri servizi alla persona, ad eccezione delle attività di centri di benessere fisico, stabilimenti termali;
- pubblici esercizi, bar e attività di ristorazione;
- agenzie di viaggio, tour operator, servizi di prenotazione turistica, guide turistiche ed attività connesse;
- autoscuole, stabilendo inoltre che a decorrere dal 20 maggio 2020 potranno essere realizzati corsi abilitanti e le prove teoriche e pratiche.
A decorrere da 18 maggio 2020 sono inoltre consentiti:
- lo svolgimento di attività sportive individuali all'aperto, anche presso strutture e centri sportivi, nel rispetto delle misure di sanificazione e distanziamento fisico tra gli atleti, nonché tra atleti, addetti e istruttori, con esclusione di utilizzo degli spogliatoi, piscine, palestre, luoghi di socializzazione comunque denominati;
- l'attività nautica di diporto;
- il pilotaggio di aerei ultraleggeri;
- l'attività di pesca nelle acque interne (fiumi, laghi naturali e artificiali);
- l'attività di allenamento e di addestramento di animali in zone ed aree specificamente attrezzate, in forma individuale da parte dei proprietari o degli allevatori e addestratori;
- l'equitazione.
Nell’ordinanza viene specificato che tutte le attività economiche e culturali la cui apertura non è contemplata nella ordinanza saranno oggetto di successivi provvedimenti legati all'evoluzione della situazione epidemiologica.