Chiesa di San Francesco

Ultima modifica 15 gennaio 2020

La chiesa di San Francesco si erge nella piazza omonima ed è la chiesa più antica tuttora esistente a Umbertide.

La chiesa di San Francesco è stata riaperta al culto e al pubblico il 12 febbraio 2005, nel corso di una cerimonia alla quale hanno partecipato, oltre a numerosissimi cittadini, il presidente della Giunta Regionale dell'Umbria Maria Rita Lorenzetti, l'assessore regionale Maurizio Rosi, il sindaco di Umbertide Giampiero Giulietti, il vescovo di Gubbio mons. Mario Ceccobelli, il vescovo emerito mons. Pietro Bottaccioli, il prof. Francesco Mancini. L'importante intervento di restauro conservativo, che ha restituito alla città uno dei suoi monumenti più antichi e belli, è stato reso necessario dai danni causati dagli eventi sismici iniziati il 26 settembre 1997.

La storia della chiesa (a cura di Giovanni Valdambrini)

La costruzione iniziò a partire dagli anni ´90 del XIII secolo in quello che era chiamato " borgo inferiore" del castello di Fratta. Pochi anni prima i frati minori avevano costruito le chiese di San Francesco a Città di Castello e a Montone. La sua architettura è tipica delle chiese medievali degli ordini mendicanti: navata unica, tetto in travatura, finestroni gotici bifori o trifori, abside quadrato o semicircolare. Solo successivamente venne aggiunta la navata laterale sinistra dove nei primi anni del ´500 vennero aperte le cappelle di San Rocco e del Crocifisso. In quegli stessi anni era ancora attivo il cantiere del convento di San Francesco, annesso alla chiesa. All´interno della chiesa sono ancora conservate opere di notevole rilevanza iconografica storica e artistica. Nella controfacciata, a sinistra del portale laterale d´ingresso, è visibile un bellissimo affresco con San Cristoforo, databile ai primi anni del XV secolo e realizzato da un ignoto pittore tardo gotico, riconosciuto in Ottaviano Nelli da Gubbio, indiscusso protagonista di quell´ambiente in Italia centrale. Questa è l´unica testimonianza artistica quattrocentesca presente in chiesa insieme all´affresco che raffigura San Bartolomeo in una delle colonne che separano la navata principale da quella laterale. Un´altro affresco, più tardo e poco leggibile si trova nella parete sinistra della navata principale e presenta in basso due figure tra cui è riconoscibile Santa Lucia.
Gli altari ornati da stemmi e iscrizioni che si trovano nelle pareti della chiesa sono stati tutti realizzati ai primi del seicento e sono intitolati rispettivamente a San Carlo Borromeo, ispiratore del Concilio di Trento, Sant´Anna, madre di Maria, di cui parlano i Vangeli apocrifi e molto venerata nel passato, Sant´Antonio da Padova, dottore della chiesa e San Francesco di Paola a cui è dedicato un altare anche nell´attigua chiesa di Santa Croce. Gli altari, oggi restaurati, conservano tele dello stesso periodo ad esclusione di quello di Sant´Antonio, che contiene dietro una teca di vetro una bella statua del santo francescano col bambino.
Infine è da ricordare l'ultima cappella della parete sinistra, posteriore alle altre due, detta dell´Immacolata Concezione, dove si trova la statua della Vergine che viene portata in processione il Venerdì Santo. Altre due importanti opere erano un tempo conservate a San Francesco e ora si trovano nella chiesa-museo di Santa Croce. Si tratta della bellissima statua di San Rocco realizzata per la cappella omonima nel 1527 al fine di scongiurare una nuova epidemia di peste. L´opera, riconducibile a un gruppo di statue sparse in Umbria, forse proviene da una bottega di artisti originari di Borgo San Sepolcro su cui si sta conducendo uno studio. L´altra opera è una tela con la Madonna, il Bambino e alcuni santi tra cui Francesco, titolare della chiesa, ed è firmata e datata dal famoso pittore manierista Nicolò Circignani detto Pomarancio, molto attivo nella seconda metà del ´500 in alta valle del Tevere. Egli ha lasciato in Fratta almeno un altro dipinto, proveniente dall´abbazia di Montecorona e oggi conservato alla Collegiata di Umbertide. Il dipinto proveniente da San Francesco si trovava prima del terremoto del 1997 nella cappella detta del Crocifisso e fatta costruire dalla famiglia Ranieri di Civitella.