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Pubblicato il 20 settembre 2025 β€’ Cultura

Una rassegna d’arte a cura di Pippo Cosenza, con la presentazione critica di Andrea Baffoni, e organizzata in stretta collaborazione con l’assessore alla cultura del Comune di Umbertide Annalisa Mierla, inaugurata oggi, sabato 20 settembre, e che avrà luogo fino al 19 ottobre 2025 presso il Centro per l’Arte Contemporanea della Rocca di Umbertide. 

L’inaugurazione ha visto la partecipazione del Sindaco Luca Carizia, del vicesindaco con delega alla cultura Annalisa Mierla, degli assessori Francesco Cenciarini e Lara Goracci, del presidente del Consiglio comunale Giovanna Monni e del consigliere comunale Luca Santinelli.

Una rassegna d’arte visiva per focalizzare lo sguardo degli artisti su un tema di inesorabile attualità. Parlare di sostenibilità ambiente, natura, riuso e futuro attraverso l’arte contemporanea.
L’esposizione affronta il tema del rapporto tra uomo, arte e ambiente, mettendo in luce il paradosso della nostra epoca: il progresso e la creatività umana come motore di trasformazione, ma anche come causa di squilibri e rischi per il pianeta.

La mostra propone un percorso che intreccia arte, filosofia, scienza e tecnologia, invitando a riflettere sulla possibilità di un cambiamento di pensiero orientato alla sostenibilità e al benessere collettivo. Espongono diversi artisti contemporanei, con opere che spaziano dal naturalismo all’astrazione.

Altomare Pippo e Federica Ricca, Betti Roberta, Biscontini Devid, Bovi Stefano, Brutti Alberto, Buoni Mirco, Capezzali Walter, Cerrao Luca, Chiaraluce Maria Teresa, Cosenza Ornella, Cosenza Pippo, Di Vora Silvana, Dottori Angelo, Ekstrom Roland, Hey Sug Jang, Leonardi Emilio, Lughia, Piersigilli Cecilia, Pujia Francesco, Ricci Pietro, Roila Patrizio, Rondoni Francesco, Santi Giancarlo, Seria Salvo, Speziale Angelo, Velloni Giusi. 

Sono i 27 artisti che hanno dato vita alla mostra presso la Rocca di Umbertide (Centro per l’arte contemporanea) per raccontare le relazioni che intercorrono fra essere umano, ambiente, natura, riuso, nella ricerca di una società alternativa e migliore oltre i bisogni politici ed economici e ispirata alla preoccupazione per l’ambiente, all’amore per la terra in sé, al rispetto del suo valore intrinseco, mostrando come questi temi hanno molto da dirsi per comprendere noi e il mondo intorno a noi.
Agli artisti si è aggiunta la figura di Francesca Ragni, counselor professionista sensibile anche ai temi dell’ecologia profonda, che ha creato un filmato simbolico, utilizzando le opere degli artisti come metafore rappresentative sulla base di un commento del tema da lei elaborato, il cui titolo è: “Dalla palingenesi a una nuova creazione. Importanza del ruolo dell’artista come strumento di comunicazione nella fiducia e trasformazione dell’ombra in luce.” Per completare sinergicamente la testimonianza emerge l’eco di una musica apocalittica improvvisata dal maestro Stefano Ragni.

L’intera mostra è quindi strutturata come un viaggio attraverso cui prendere coscienza del problema, potendo altresì intravedere possibili soluzioni, nelle interazioni con la tecnologia come pure nel richiamo alla scienza e alla filosofia.