Insediamento fortificato di Torre Certalda

Ultima modifica 18 febbraio 2020

La campagna di scavi

Iniziata nel 2011 a cura dell'associazione "Umbria Archeologica"

La torre si erge in mezzo al verde2012. Convegno a Santa Croce sugli scaviSi è conclusa il 28 giugno 2013 la terza campagna di scavi di Torre Certalda, dove le indagini archeologiche hanno permesso di riportare alla luce parte dell'antico insediamento fortificato che nel Basso Medioevo, per la sua posizione strategica, fu teatro di violenti scontri tra i Comuni di Città di Castello e Gubbio.
 Gli scavi, iniziati nel 2011, sono stati realizzati dall’associazione culturale Umbria Archeologica, su concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e in accordo con l’Università degli Studi di Perugia e con la Soprintendenza ai Beni Archeologici dell’Umbria nella figura della dottoressa Luana Cenciaioli, sotto la direzione scientifica della professoressa Donatella Scortecci, docente di Archeologia Medievale presso l'ateneo perugino.
Due studentesse al lavoroLe indagini conoscitive hanno visto la partecipazione di circa 30 studenti provenienti da diverse università italiane, coordinati sul campo dagli archeologi Luca Boldrini ed Alessio Pascolini, e sono state possibili grazie anche alla collaborazione del Comune di Umbertide, che ha messo a disposizione le strutture dove sono stati ospitati gli studenti per tutta la durata della campagna, e di alcuni sponsor privati.
 In occasione della chiusura della terza campagna, il sindaco Marco Locchi, accompagnato dalla professoressa Scortecci e dagli archeologi Boldrini e Pascolini, ha effettuato un sopralluogo al sito di Torre Certalda al fine di conoscere lo stato di avanzamento degli scavi che quest'anno hanno permesso di riportare alla luce l'antica struttura di un mulino ed un'area adibita alle sepolture.
 L’attività di scavo 2013, protrattasi per tutto il mese di giugno, ha infatti permesso di ampliare la conoscenza topografica dell’insediamento, contribuendo a individuare aspetti prima incogniti o conosciuti solo in parte.
 Nello specifico, nella porzione centrale dell’area è stata completata l’indagine di un vano la cui particolare articolazione interna, unitamente al rinvenimento di un frammento pertinente ad una grande macina in pietra, hanno consentito, in via ancora del tutto ipotetica, di riconoscere nella struttura un mulino. L’impianto produttivo, la cui esistenza risulta testimoniata anche dalle fonti scritte, doveva probabilmente essere destinato alla produzione di vino o di olio mentre sembra da escludersi l'ipotesi di un impianto per la produzione cerealicola, date le limitate dimensioni della struttura e l’esiguo spazio di manovra disponibile al suo interno.
 Nella porzione meridionale dell’area di scavo è stata poi completata l’indagine di un secondo vano dove, al di sotto del piano pavimentale, sono state individuate tre diverse sepolture con cassa in muratura e copertura in lastre di pietra. Le inumazioni, tutte e tre vuote al loro interno, di piccole dimensioni, erano probabilmente destinate ad accogliere le spoglie di bambini. La destinazione d’uso del vano, posto nelle immediate vicinanze dell’ambiente riconosciuto come la chiesa di Sant'Andrea in castro, risulta però ancora incerta. Infine sono stati rivenuti numerosi frammenti ceramici di oggetti di uso quotidiano come piatti e vasi, frammenti di intonaco decorati con figure umane e alcune monete di bronzo.
 Lo studio preliminare dei materiali ceramici ha documentato una frequentazione del sito che comprende al momento una fascia cronologica che va dal pieno Medioevo (XII secolo) al periodo rinascimentale (XVII secolo). Lo studio in corso permetterà, per la prima volta nel territorio di Umbertide, di documentare segnatamente per il periodo medievale un importante aspetto della vita quotidiana, nonché delle dinamiche di produzione e commercio dei manufatti.
 L'auspicio dell'associazione Umbria Archeologica è che le indagini possano proseguire anche nel 2014, al fine di definire con ulteriore chiarezza quanto già individuato nelle prime tre campagne di scavo e di portare avanti la conoscenza dell’intero insediamento con l’ampliamento dell’area sino ad ora indagata.

LA RIPULITURA DEL SITO DI TORRE CERTALDA NEL 1994:

FOTOCRONACA DELLE CAMPAGNE DI SCAVI DAL 2011 AL 2013 :

Link del sito internet (FastiOnLine) che raccoglie tutti gli scavi archeologici condotti in Europa dal 2000 ad oggi, in cui figura anche una scheda relativa allo scavo di Torre Certalda.

http://www.fastionline.org/micro_view.php?fst_cd=AIAC_2842&curcol=sea_cd-
 
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Fortified settlement of Torre Certalda

Begun in 2011, the excavations by the association "Umbria Archaeology "

It ended June 28, 2013 the third excavation campaign of Certalda Tower , where archaeological surveys have helped to bring to light part of the ancient fortified settlement in the Middle Ages , due to its strategic position, was the scene of violent clashes between Municipalities of Città di Castello and Gubbio.
 The excavations, started in 2011 , were made by the cultural Umbria Archaeological permission of the Ministry of Heritage and Culture and in agreement with the University of Perugia and the Superintendence for Archaeological Heritage of Umbria in figure of Dr. Luana scavengers , under the scientific direction of Professor Donatella Bark , Professor of Medieval Archaeology at the University of Perugia.
 The surveys were attended by about 30 students from various Italian universities , coordinated in the field by archaeologists Luca Boldrini and Alessio Pascolini , and were made possible thanks to the collaboration of the Municipality of Umbertide , which has made available the facilities where they are students were hosted for the duration of the campaign, and some private sponsors.
 At the close of the third year , the mayor Marco Locchi , accompanied by Professor Bark and archaeologists Boldrini and Pascolini , has carried out an inspection at the site of Torre Certalda in order to know the progress of the excavations that have allowed this year bring to light the ancient structure of a mill and an area used for burials .
 The activities of excavation , 2013, which continued throughout the month of June, has made it possible to expand the topographical knowledge of the settlement, helping to identify issues before unknown or only partially known .
 Specifically, in the central portion of the area was completed the investigation of a compartment whose particular internal structure , together with the discovery of a fragment belonging to a great millstone , have permitted, in yet entirely hypothetical , to recognize in the structure of a mill. The production facility , the existence of which is also evidenced by the written sources , was likely to be used for the production of wine or oil as it seems to exclude the possibility of a plant for the production of cereals , given the limited size of the structure and the ' small operating space available inside.
 In the southern portion of the excavated area was then completed the investigation of a second compartment where , below the floor level , have been identified in three different graves with stone chest and cover slabs of stone. The burials , all three empty inside , small in size , they were probably intended to house the remains of children. The intended use of the room, in the immediate vicinity of the environment recognized as the church of Sant'Andrea in castro, however, is still uncertain. Finally rivenuti were numerous fragments of pottery of everyday objects such as plates and vases , fragments of plaster decorated with human figures and some bronze coins .
 The preliminary study of ceramic materials has documented that the site that currently includes a chronological band that runs from the Middle Ages (twelfth century) to the Renaissance period ( seventeenth century). The ongoing study will allow , for the first time in the territory of Umbertide, documenting in particular the medieval period an important aspect of daily life , as well as the dynamics of production and trade of manufactured goods.
 The hope is that the association Umbria Archaeological investigations will continue in 2014 in order to further define with clarity what has already been identified in the first three excavation campaigns and to carry on the knowledge of the entire settlement with the expansion of ' area so far investigated.

Link website (FastiOnLine), which collects all the archaeological excavations conducted in Europe from 2000 to the present, where there are also a tab for the excavation of Tower Certalda.

http://www.fastionline.org/micro_view.php?fst_cd=AIAC_2842&curcol=sea_cd-

Notizie storiche su Torre Certalda tratte dal libro "Umbertide e il suo territorio" di Bruno Porrozzi

I Video della Campagna Scavi

L'inizio della campagna di scavi - giugno 2011

I dottori Alessio Pascolini e Luca Boldrini presentano presso il museo di Santa Croce l'associazione "Umbria Archeologica" la cui prima iniziativa è l'avvio di una campagna di scavi presso il sito fortificato di Torre Certalda dal 13 giugno 2011. Alla prima campagna parteciperanno studenti dell'Università di Perugia, della Sapienza di Roma e dell'università di Siviglia.

Visita a Torre Certalda in occasione della prima campagna di scavi

Visita guidata per giornalisti e fotografi a Torre Certalda in occasione della prima campagna di scavi nel sito archeologico.

I risultati della prima campagna di scavi

Sono stati presentati al Museo di Santa Croce i risultati della prima campagna di scavo nel sito di Torre Certalda. E' stata ripulita tutta l'area dell'insediamento e sono stati individuati i resti di quella che probabilmente era l'antica Chiesa di Sant'Andrea in Castro.

Una giornata di studi su Torre Certalda

Una giornata di studi presso il museo di Santa Croce per fare il punto sui lavori di scavo nel sito archeologico di Torre Certalda. "Umbria Archeologia" mette al corrente i presenti che la seconda campagna di scavi prenderà avvio il 4 giugno 2012 e ad essa parteciperanno un numero maggiore di studenti rispetto alla prima.

La terza campagna di scavi

L'archeologo Alessio Pascolini di "Umbria Archeologica" illustra gli importanti risultati raggiunti dalla terza campagna di scavi. E' stata ampliata la topografia del sito allargando l'indagine a due nuove aree. Il ritrovamento poi di una macina fratturata fa pensare all'esistenza di un mulino di cui c'è traccia anche nelle fonti storiche.

Presentato a S. Croce il volume "La Media e Alta Valle del Tevere dall'antichità al medioevo"

E' stato presentato sabato 28 febbraio il volume “La Media e Alta valle del Tevere dall’Antichità al Medioevo”, curato dalla prof.ssa Donatella Scortecci ed edito dalla casa editrice Daidalos grazie al contributo della Regione Umbria, che racchiude gli atti della giornata di studi del 2012 che ha preso spunto dai primi dati di scavo archeologico del sito di Torre Certalda per poi estendere l’analisi a tutto il territorio dell’Alta valle del Tevere. Alla presentazione sono intervenuti il sindaco Marco Locchi, l'assessore alla Cultura Raffaela Violini, l'on . Giampiero Giulietti, la curatrice del volume prof.ssa Donatella Scortecci e la prof.ssa Paola Monacchia, presidente della Deputazione di Storia Patria per l’Umbria. E' intervenuto anche, direttamente da Roma, l'architetto Enrico Ragni, presidente emerito dei Gruppi archeologici d'Italia che nel 1994, insieme al Gruppo archeologico Alto Tiber, ha diretto i primi lavori di ripulitura del sito di Torre Certalda.

“Questo volume è nato dall'esigenza di rendere fruibili e di mettere a sistema i dati emersi dagli scavi archeologici presso il sito di Torre Certalda – ha affermato la prof.ssa Scortecci – In questo modo abbiamo proiettato gli scavi di Torre Certalda a livelli più elevati e dato profondità storica e cognitiva ai dati emersi durante le campagne”. “Con questo volume si dà corpo al lavoro iniziato nel 2012 con la giornata di studi che ha preso le mosse dagli scavi di Torre Certalda– ha aggiunto il sindaco Locchi – Torre Certalda ci ha permesso di approfondire la storia antica e medievale dell'Alta Valle del Tevere e alle istituzioni spetta ora il compito di valorizzare e diffondere la conoscenza del territorio e del patrimonio archeologico, favorendo in questo modo anche il turismo. A questo proposito ad aprile verrà completato l'allestimento della sezione archeologica del Museo Santa Croce, che raccoglie i bronzetti rinvenuti a Monte Acuto, e verrà inaugurata la riqualificata sentieristica dell'area Sic dei monti Acuto e Corona”.

“Dal rinvenimento dei bronzetti a Monte Acuto ha preso il via un lungo processo di approfondimento storico del territorio e con gli scavi di Torre Certalda è tornato alla luce un pezzo di storia che non conoscevamo – ha continuato l'on. Giulietti – Tutto questo è stato possibile grazie alla tenacia e alla passione di tanti professionisti, e ringrazio quindi Alessio Pascolini e Luca Boldrini dell'associazione Umbria Archeologica che si è occupata in prima persona delle campagne di scavo a Torre Certalda e la prof.ssa Scortecci per aver guidato la giornata di studi del 2012 ed aver curato oggi questo volume”.

“Grazie alle campagne di scavi di Torre Certalda è stato possibile riportare alla luce un pezzo importante della nostra storia – ha ribadito l'assessore Violini – Come Amministrazione è nostra intenzione dare vita ad un vero e proprio parco archeologico e auspichiamo che in futuro anche i reperti di Torre Certalda possano confluire nella sezione archeologica del Museo Santa Croce dove nelle prossime settimane verrà completata la collezione dei bronzetti di Monte Acuto. Un grazie va inoltre a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo volume che riveste un ruolo importante nella sensibilizzazione sulla promozione e valorizzazione della nostra storia e cultura e del nostro ricco patrimonio archeologico”. La prof.ssa Monacchia ha quindi presentato nel dettaglio il volume il cui contributo scientifico segna un passo importante non solo nello studio e nell'approfondimento della storia dell'Alta e Media Valle del Tevere dall'antichità al medioevo, ma anche nell’ottica di una rafforzata consapevolezza che il paesaggio è il risultato di una stratificazione di processi “infiniti”, alimentati dal costante “rapporto fra le persone e l’ambiente” e dai “rapporti tra la gente e la gente nel contesto dell’ambiente in cui abitava”, e che il medioevo ha rappresentato una fase determinante, soprattutto nel comprendere le strategie di rideterminazione degli spazi anche in funzione degli assetti attuali, a maggior ragione, in un panorama come quello umbro, generalmente ignorato dalla storiografia più attuale in materia di popolamento medievale.