Il Calendario 2016

Ultima modifica 15 gennaio 2020

Questa venticinquesima edizione è dedicata agli umbertidesi emigrati in ogni parte del mondo o in altre località italiane.

Venticinque anni fa nasceva, per una geniale intuizione di Adriano Bottaccioli, il Calendario di Umbertide che ebbe, da subito, oltre ogni aspettativa, uno straordinario successo, al di là dei confini strettamente comunali.

Oggi celebriamo questa importante edizione delle nozze d’argento, dedicandola ai tanti nostri concittadini, che per vari motivi e in varie forme, sono andati via dalla nostra città per cercare fortuna e assicurare un futuro migliore alle proprie famiglie.  I primi emigranti umbertidesi partirono tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900. Con l’avvento del fascismo furono in molti a lasciare il paese per motivi politici e soprattutto in Francia, furono comunque ritenuti elementi pericolosi e soggetti a controlli (vedi Clotide Rometti).  Nel secondo dopoguerra si riscontrò un altro  flusso migratorio indirizzato soprattutto ai paesi europei.

  Con il loro sacrificio hanno dato un grande contributo allo sviluppo successivo della nostra città e si sono guadagnati il rispetto e l’ammirazione nei paesi dove hanno lavorato.

  Il Calendario ci permette di scoprire personaggi quasi sconosciuti che nei lontani paesi di adozione, partendo dal nulla, hanno costruito importanti realtà industriali e commerciali.  Ma anche altri che, con il loro duro lavoro e tanti sacrifici, sono poi tornati ad Umbertide e con i risparmi si sono costruiti la casa ed hanno garantito una vita migliore per la loro famiglia.

 C’è poi un aspetto nuovo dell’emigrazione, sviluppatosi negli ultimi anni, quello dei giovani laureati che vanno all’estero per perfezionarsi o per assumere incarichi prestigiosi in importanti istituzioni europee, dei  tecnici specializzati nel campo della cantieristica, dell’industria e del settore della ristorazione etc. professioni che costituiscono per molti giovani uno sbocco  impegnativo, ma comunque sicuro.  Se da una parte questo ci inorgoglisce, perché vuol dire che abbiamo giovani di grande valore, dall’altra ci fa riflettere sul fatto che spesso, il nostro Paese, non riesce a trovare spazio per queste eccellenze culturali. C’è da augurarsi quindi un’inversione di tendenza che permetta a questi giovani di dimostrare le proprie capacità in Italia. 

  Un calendario quindi ricco di personaggi e di storie, con tante foto ingiallite dall’album dei ricordi, con documenti originali che testimoniano le varie tappe di inserimento al lavoro. Un calendario di cui dobbiamo ringraziare Adriano, che lo ha fortemente voluto, e per il quale non ha soltanto realizzato il progetto editoriale e grafico e i testi ma ha anche ricercato il materiale, attivando i contatti con tanti emigrati e le loro famiglie.

  A loro, a quelli che sono ancora lontani da Umbertide e a quelli che sono ritornati nella nostra città, ai loro figli che hanno costruito una famiglia e un futuro all’estero ma che continuano a mantenere vivi i contatti con le loro radici, rivolgo un caloroso ringraziamento per quello che hanno fatto e continuano a fare, mantenendo sempre alto il nome di Umbertide nel mondo.

  A tutti l’augurio che, sfogliando le pagine di questo calendario, il 2016 possa essere un anno di svolta per il nostro Paese, per  ridare tranquillità e fiducia nel futuro, soprattutto per i giovani, prendendo esempio dai tanti nostri concittadini che, in tempi molto difficili, si sono rimboccati le maniche ed hanno affrontato e superato le difficoltà  con lo spirito giusto. Il Sindaco Marco Locchi

Caro amico, scorrendo l’elenco dei nostri concittadini residenti all’estero, gli ... Allegrucci, Barafani, Boldrini, Ceccarelli, Mariotti e ancora più giù, fino a Zurli (i soli iscritti all’A.I.R.E. sono oltre 580), mi sono reso conto che la decisione di dare spazio agli “umbertidesi nel mondo” era quanto meno doverosa, perché ognuno di loro rappresenta la nostra città, le nostre tradizioni, la nostra storia. 

Era da tempo che accarezzavo questa idea, ma le difficoltà di mettersi in contatto con paesi lontanissimi e con gli eredi dei primi emigranti, che magari non conoscevano neppure la lingua madre dei nonni, mi ha sempre costretto a desistere dall’impresa.  E infatti le difficoltà non sono state poche ed è stato particolarmente complicato mettersi in contatto con loro spiegandogli i motivi della nostra richiesta di foto, documenti e notizie.

Sono grato ai tanti amici e parenti umbertidesi che hanno fatto da tramite, fornendo materiali ed informazioni utilissimi che hanno consentito di portare a termine, pur se tra grandi difficoltà, un’impresa che fino a qualche settimana fa sembrava impossibile. Ma questa esperienza, forse la più significativa tra le tante  vissute in questi 25 anni di vita, spinge a sollecitare un maggiore interesse verso questi nostri concittadini che, tanti anni fa, sono stati costretti a lasciare Umbertide avviandosi verso mondi e persone sconosciute e non sempre ospitali. 

Molti di loro hanno fatto fortuna, altri hanno comunque condotto una vita serena e si sono ben inseriti nel tessuto sociale dei paesi ospiti, altri ancora sono tornati per trascorrere il resto della vita, all’ombra della Rocca e della Collegiata e tra parenti ed amici.

A tutti va il ringraziamento per quanto hanno fatto per tenere alto il nome di Umbertide ed il sincero augurio di Buon Anno, con la speranza che in futuro ci sia l’occasione per riallacciare rapporti più stretti condividendo ricordi ed aspettative. Il Calendario

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LA MOSTRA SULL'EMIGRAZIONE:

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IL DEPLIANT DELLA MOSTRA:

Il Depliant (771kB - PDF)

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Presentazione del Calendario storico di Umbertide 2016